Quando Cristoforo Colombo mise piede per la prima volta alle Bahamas nel 1492, non poteva immaginare che questo “Nuovo Mondo” sarebbe diventato il più desiderato terreno di gioco per i velisti. I Caraibi, un tempo crocevia di esploratori, corsari e mercanti, si sono evoluti in un paradiso per chi cerca la perfetta vacanza in barca ai Caraibi. La loro storia, plasmata da influenze spagnole, francesi, inglesi e olandesi, vive nella cultura, nella cucina e nelle lingue — e nel fascino di ogni isola che punteggia questo mare turchese. Oggi, dove un tempo si incrociavano i galeoni e si nascondevano i pirati, i navigatori scivolano tra barriere coralline e spiagge bordate di palme, accompagnati dal ritmo costante degli alisei.
Ecco tutto quello che devi sapere prima di prenotare la tua indimenticabile vacanza in barca ai Caraibi!
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Isola di Martinica
Un arcipelago multiculturale dalle mille sfumature
I Caraibi sono molto più di una singola destinazione: sono un mosaico di oltre cinquemila isole, cay e reef, ciascuno con una propria identità. L’eredità coloniale si riflette in tutto, dal créole parlato sui moli alle distillerie di rum, dalle pâtisserie francesi della Martinica ai ritmi reggae della Giamaica. Questa straordinaria varietà rende navigare ai Caraibi un viaggio tra natura e storia, dove ogni porto racconta una storia diversa e ogni rada regala un nuovo sapore. Su un’isola sorseggi un rum in un pub in stile britannico; su quella accanto condividi un’aragosta alla griglia con i locali mentre in sottofondo suona lo zouk.
In mare, la ricchezza continua. Si passa da facili traversate “a vista” tra isolette a tratte d’altura più impegnative in oceano aperto. I catamarani scorrono leggeri sui bassi fondali sabbiosi, mentre i monoscafo danzano con i costanti alisei da est. Per molti, qui si trovano le condizioni più idilliache per la vela: venti affidabili, mare moderato e infinite baie dove i tramonti tingono l’orizzonte d’oro e viola.
Come arrivare ai Caraibi
Raggiungere i Caraibi dall’Europa o dal Nord America è semplice. Città come Londra, Parigi, Francoforte, Madrid, Amsterdam, New York e Miami offrono voli diretti o con un solo scalo verso Barbados, Antigua, Saint Lucia e Repubblica Dominicana. Dall’Europa, il volo medio dura circa otto ore: si parte dall’inverno e si atterra nel tepore tropicale. Per i soggiorni turistici brevi — in genere fino a novanta giorni — ai cittadini europei non è richiesto il visto; le regole d’ingresso possono variare tra territori, quindi è sempre bene verificare le informazioni ufficiali prima della partenza.
Una volta arrivati, il modo migliore per vivere la regione è in barca. Le distanze tra le principali aree di crociera sono contenute e ciascuna ha un’atmosfera unica. Molti velisti iniziano le proprie vacanze in barca ai Caraibi esplorando un solo arcipelago, per poi tornare anno dopo anno a scoprire il successivo.

Sandy Cay - Isole Vergini Britanniche
Le isole migliori per una vacanza in barca ai Caraibi
Isole Vergini Britanniche
Le British Virgin Islands sono l’introduzione ideale alle vacanze in barca ai Caraibi. Questo arcipelago di oltre sessanta isole e isolotti è riparato dall’Atlantico e offre acque calme, traversate brevi e un’infrastruttura nautica di prim’ordine. Tortola, l’hub principale, ospita marine come Nanny Cay e Road Town, con cambusa e supporto locale sempre a portata di mano. Da qui si salpa in breve verso Norman Island, che la leggenda vuole abbia ispirato “L’Isola del Tesoro” di Stevenson. Ancora alle Caves per uno snorkeling spettacolare o punta Jost Van Dyke per i beach bar di White Bay e le feste storiche da Foxy’s. Ogni tappa unisce comfort e autenticità, con il lusso di saltare da un’isola all’altra senza navigare per più di qualche ora al giorno. Con venti gentili, bassi fondali turchesi e una vivace scena da spiaggia, le BVI restano un paradiso per chi è alle prime armi e per i più esperti.
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Bahamas
Allungate sull’Atlantico come una collana di perle, le Bahamas offrono un’esperienza diversa — definita da infinite sfumature di blu. Oltre settecento isole si disseminano su banchi bassi, creando uno dei teatri di navigazione più caratteristici al mondo. Le Exumas, famose per lagune cristalline e banchi di sabbia disabitati, sembrano il confine del mondo; gli Abacos a nord propongono marine, cittadine colorate e porticcioli perfetti per una navigazione rilassata. Qui serve attenzione a carte e ecoscandagli: i banchi sabbiosi possono spostarsi e l’acqua spesso è profonda pochi metri. Chi domina l’arte dei bassi fondali viene ripagato con ancoraggi immacolati, spiagge appartate e una fauna marina vivacissima — razze, delfini e i celebri maialini nuotatori di Big Major Cay. Alle Bahamas, vela ai Caraibi fa rima con libertà a piedi nudi.
Isole Sopravento (Leeward)
Le Leeward Islands offrono il contrasto culturale più ricco. In poche centinaia di miglia navali si alternano l’eleganza della francese Saint Martin, il glamour di Saint-Barthélemy e la genuina accoglienza dell’inglese Antigua. Saint Martin — divisa tra Marigot (francese) e Philipsburg (olandese) — è un cuore pulsante della nautica, tra café chic e marine di livello. Verso est, St. Barth sfavilla tra boutique e fine dining, mentre la costa di Antigua si srotola in 365 spiagge, una per ogni giorno dell’anno. I velisti spesso combinano queste isole in un unico percorso, assaporando cittadine portuali vivaci e rade tranquille bordate di mangrovie. Per chi cerca passaggi più aperti, le tratte verso Guadalupa o Montserrat regalano vela frizzante negli alisei e l’occasione di visitare paesaggi vulcanici ancora vivi di energia geotermica. In pochi altri luoghi le vacanze in barca ai Caraibi sono così varie e raffinate.
Isole Sottovento (Windward)
Più a sud, le Windward Islands incarnano il sogno caraibico per eccellenza. Partendo dalla Martinica — un mix di charme francese e anima creola — si scende verso Santa Lucia, celebre per i due Pitons, picchi vulcanici che si innalzano dal mare. Le foreste pluviali e le sorgenti termali la rendono un approdo irresistibile dopo una giornata a vela. Si prosegue verso Saint Vincent e Grenadine, dove decine di isolette regalano scelta infinita di ancoraggi. Il Parco Marino delle Tobago Cays è il gioiello: una laguna di barriere coralline, tartarughe e bassi fondali traslucidi che brillano come vetro. Più a sud, Grenada — l’“Isola delle Spezie” — profuma di noce moscata e cannella. Le traversate tra queste isole bilanciano tratti al traverso in mare aperto e baie riparate: l’ideale per chi desidera un itinerario dinamico e avventuroso senza perdere mai di vista la costa.
Cuba
Cuba non assomiglia a nessun altro luogo dei Caraibi. La più grande isola della regione unisce un patrimonio culturale ricchissimo a lunghi tratti di natura intatta. Navigando lungo la costa sud si svela un arcipelago di oltre mille cayos, chiavi coralline e lagune ancora poco esplorate. Jardines del Rey e Jardines de la Reina sono splendidi — aree marine protette dove ancorare tra le mangrovie e tuffarsi in giardini di corallo rimasti sospesi nel tempo. All’interno, L’Avana incanta con architetture coloniali, piazze piene di musica e il ritmo della salsa che trabocca dalle porte. Pur con servizi nautici più essenziali rispetto ad altri Paesi caraibici, il fascino di Cuba sta nell’autenticità. Ogni scalo offre uno sguardo su uno stile di vita più lento e genuino. Navigare qui significa abbracciare avventura, pazienza e scoperta — l’essenza di cosa voglia dire navigare ai Caraibi.

Pig Beach - Bahamas
Perché la vela ai Caraibi è così speciale?
Navigare qui è come scorrere dentro un dipinto vivente — ogni isola una pennellata impressionista di verde e blu. Per chi inizia, è una regione ideale per fare esperienza: venti prevedibili, tappe brevi, molti rifugi sicuri. I più esperti, invece, trovano spazio infinito da esplorare. La sensazione di libertà è irresistibile: ti svegli col suono dell’acqua sullo scafo, issi le vele sotto un cielo aperto e butti l’ancora dove la brezza della sera profuma di sale e ibisco.
La vita in mare si equilibra perfettamente con quella a terra. I mercati traboccano di frutta tropicale, i villaggi pulsano di musica e risate, e ogni isola ha un proprio ritmo. Un giorno fai snorkeling tra i giardini di corallo e nuoti con le tartarughe; il giorno dopo cammini su sentieri vulcanici o balli scalzo sulla sabbia. I Caraibi invitano non solo a viaggiare, ma a vivere — rallentare, respirare e abbracciare un tempo più dolce.
Qual è il miglior periodo per una vacanza in barca ai Caraibi?
La stagione migliore per le vacanze in barca ai Caraibi va da dicembre a maggio, quando gli alisei soffiano costanti da est, le piogge sono scarse e le tempeste tropicali rare. È la fuga perfetta dall’inverno europeo: giornate tiepide, notti dolci e un mare tra 26 e 29 °C. In questi mesi, le isole mostrano il loro volto più accogliente — vibrante ma sereno, vivace senza mai essere eccessivo.
La stagione delle piogge va da giugno a novembre e porta umidità più alta e rovesci occasionali, soprattutto tra agosto e ottobre, quando aumenta l’attività ciclonica. Eppure, anche in questi mesi il fascino caraibico rimane intatto: paesaggi più verdi, rade più tranquille, tramonti ancora più scenografici. Per chi ama la calma e prezzi più bassi, le mezze stagioni possono essere ideali, a patto di seguire con attenzione i bollettini meteo.

Anse Marcel - Saint Martin
I Caraibi sotto la superficie
Navigare ai Caraibi significa scoprire un mondo che non finisce alla linea dell’acqua. Sotto le onde si apre un altro universo: barriere coralline brulicanti di vita, grotte sommerse e i resti silenziosi di antichi relitti. Snorkeling e immersioni sono parte della quotidianità, e alcuni luoghi sono leggendari. The Baths a Virgin Gorda, con il labirinto di massi granitici e piscine luminose, sono spettacolari e unici. L’Exuma Cays Land and Sea Park alle Bahamas tutela uno degli ecosistemi più intatti dell’Atlantico, mentre le Tobago Cays nelle Grenadine sono un acquario naturale di coralli, tartarughe e razze che scivolano in acque cristalline. Ogni isola nasconde una barriera segreta, e il premio per chi esplora vale sempre lo sforzo.
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Sebbene ogni isola abbia le sue particolarità, alcuni capisaldi valgono per tutta la regione. Gli alisei soffiano in genere da est tra 15 e 25 nodi, garantendo una vela regolare per gran parte dell’anno. La navigazione è spesso “a vista” e intuitiva, ma i reef impongono rispetto e lettura attenta delle carte. I catamarani sono apprezzati per il pescaggio ridotto e il comfort, mentre i monoscafo restano la scelta di chi ama il feeling di barca sbandata. Le normative locali sono per lo più semplici, ma la tutela dell’ambiente marino è fondamentale: ancorare sulla sabbia, evitare il contatto con i coralli e usare creme solari reef-safe per preservare la bellezza del mare.
Al calare della sera, i Caraibi svelano il loro ultimo dono: la pace. Getti l’ancora in una baia silenziosa, il cielo si tinge di cremisi e le prime stelle compaiono sopra l’albero. In quell’istante capisci perché queste isole affascinano i navigatori da secoli. Che tu stia tracciando la tua prima rotta o stia tornando per la decima volta, navigare ai Caraibi non è solo una vacanza — è un’esperienza che resta con te, portata dal vento anche dopo il rientro a riva.